Di seguito i materiali relativi al convegno organizzato dall’Ufficio Diocesano di pastorale sociale della Diocesi di Vicenza e del lavoro e dal Centro Culturale San Paolo, all’interno della missione cittadina. Punto di partenza: ♦ la Parola: (Lc. 12, 13-21) “Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni“. Sulla base di che cosa accumuliamo e costruiamo? La Parola non ci risponde, ci descrive.
Lettura dati del territorio: ♦ contributo di Lucio Turra (Laboratorio Cittadinanza Attiva): a Vicenza le ore di Cassa Integrazione autorizzate da gennaio a marzo 2009 sono più di 8.083.000, quando in tutto il 2010 sono state 21.138.487! 3 questioni e domande: Questione Lavoro – quanto può reggere questo sistema e davvero il lavoro è al centro dell’economia? Questione Sviluppo – l’attuale modello di sviluppo può reggere il confronto con le economie emergenti? Questione di Vita – dobbiamo aspettare che sia solo la politica a rispondere alla precarietà?
♦ contributo dell’Ass. Morena Martini (Ass. al Lavoro, Provincia di Vicenza): La percentuale di Cassa Integrazione autorizzata a Vicenza è 2 volte quella di Treviso e 4 volte quella di Verona! La Provincia di Vicenza, a differenza delle altre, anticipa alla persona in cassa integrazione l’importo spettante, esponendosi in primis per somme rilevanti, ma andando incontro alla situazione difficile del lavoratore che non percepisce stipendio. Per il futuro? Non si parlerà più di “posto fisso”, ma di “occupabilità continua”.
♦ contributo di Caritas di Vicenza: da gennaio a febbraio 2010 sono stati concessi 300 contributi (contro i 518 da aprile a dicembre 2009) per un totale di € 106.318 (oltre a € 212.044 erogati da aprile a dicembre 2009).
L’approfondimento: ♦ intervento del prof. Benedetto Gui (prof. Facoltà di Economia di Padova): Si stima che le perdite finanziarie (legate ai mutui subprime… ) hanno portato a perdite sul commercio mondiale tre volte maggiori, e a perdite sui mercati di capitale ben otto volte maggiori! E’ possibile interpretare il momento di crisi come “chiamata” a tirar fuori la creatività per una nuova “economia sociale”?! Crisi come “opportunità di transizione”! E’ il momento dell’utilizzo della solidarietà con efficienza! “Una domanda importante è se il sistema economico attuale fornisce davvero i beni di cui i cittadini hanno più bisogno. Qualche risposta ce la dà la recente letteratura sulla felicità, un concetto che la scienza economica aveva quasi completamente trascurato“.
Il prossimo appuntamento: ♦ Veglia di preghiera: ”Il lavoro che facciamo è la nostra preghiera”. Giovedì 29 aprile 2010 – ore 20.30 – presso il Mercato Ortofrutticolo.