“Si può dire che l’umanità ha compiuto un passo decisivo, e forse il passo decisivo, il giorno in cui lo straniero da nemico (hostis) è divenuto ospite (hospes), cioè il giorno in cui la comunità umana è stata creata”. Saranno queste parole di Jean Danielou, riecheggiate anche in Emmanuel Levinas, a fare da sfondo alla sesta edizione del Festival biblico, che si svolgerà a Vicenza dal 27 al 30 maggio sul tema: “L’ospitalità delle Scritture”. Al centro dell’iniziativa, cheè stata presentata a Vicenza mercoledì 19 maggio, l’idea dell’ospitalità quale accoglienza dell’altro come “valore indisponibile”, che caratterizza e qualifica la responsabilità umana. Partendo dalla Bibbia, il Festival approfondirà dunque “la dimensione politica, sociale ed economica dell’esperienza dell’ospitalità”, attraverso le numerose testimonianze contenute nell’Antico e nel Nuovo Testamento.”Ha conseguenze diverse vedere l’altro,lo straniero, come pericolo oppure come possibilità di innovazione sociale, di condivisione della ricchezza economica e culturale”, si legge nella presentazione dell’iniziativa, organizzata dalla diocesi di Vicenza e dal Centro Culturale San Paolo, con la collaborazione e il patrocinio del Progetto culturale della Cei e delle istituzioni locali. Info: www.festivalbiblico.it