Si è conclusa con un Piazza dei Signori gremita di migliaia di persone la sesta edizione del Festival Biblico, dedicata all’Ospitalità delle Scritture. Il cielo sereno della notte di domenica 30 maggio ha incoronato Noa, la sua musica multietnica ed il suo messaggio “ecumenico”, quale miglior saluto dopo quattro giornate di incontri, arti, pensieri e vita attorno alle Sacre Scritture. Un saluto di “shalom/salam”, pace, e di arrivederci alla prossima edizione, come hanno anticipato i presidenti del Festival Biblico dal palco nel cuore di Vicenza, città ospitante la kermesse da sei anni.
Dal 26 al 29 maggio 2011 ci si troverà ancora una volta con biblisti, scrittori, musicisti, sociologi, poeti, sindacalisti e uomini d’ogni sorta per confrontarsi con le sacre Scritture sul futuro di tutte le generazioni della nostra vita: “Di generazione in generazione” sarà il tema della settima edizione, perché riflettere quest’anno sull’ospitalità ci ha portati a riflettere su quanto la società attuale sia pronta e disposta ad ospitare quelle future.
E non c’è dubbio che l’annuncio del Festival Biblico 2011 nasca anche dal conforto e slancio che i numeri di quello appena concluso esprimono: un festival dedicato quest’anno al tema delicato e attuale dell’ospitalità ha saputo dimostrarsi veramente “ospitale”, portando nella nostra bella città migliaia di visitatori, bambini e anziani, religiosi e laici, testimoni di molte confessioni, tutti protagonisti di un festival che ormai fa parlare di sé in tutta Italia.
Difficile esprimere già dei numeri precisi, ma l’eco della stampa nazionale, con uscite, commenti, inserti e presentazioni su tutti i principali media italiani, rende l’idea del significato acquisito da una manifestazione che di anno in anno si rinnova, senza mai dimenticare anche “l’ultimo” tra gli ospiti. “Di generazione in generazione”, arrivederci all’anno prossimo!