Dal 19 al 21 aprile si terrà il 20° Festival Biblico che quest’anno, per la prima volta, avrà sede anche a Genova, in occasione dei 70 anni di apertura ininterrotta della Libreria San Paolo di Piazza Matteotti e a conclusione di Genova Capitale Italiana del libro.
Che cos’è il Festival Biblico?
Il Festival Biblico è la più importante kermesse di cultura biblica a livello europeo. Questa rassegna è giunta quest’anno alla sua ventesima edizione: organizzata dal Centro Culturale San Paolo odv-ets, si è diffusa a Vicenza, Verona, Padova, Adria, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia, ed Alba. Quest’anno aderisce, oltre a Genova, anche la città di Catania.
Il Festival Biblico vuole rileggere la contemporaneità e l’attualità nei suoi fatti principali alla luce della Bibbia, intesa come codice culturale e senza alcuna finalità confessionale. Del resto diversi intellettuali, anche non credenti, hanno sempre insistito sull’importanza della Bibbia per la nostra cultura. Friedrich Nietzsche affermava che “tra ciò che noi proviamo alla lettura di Pindaro o Petrarca e quella dei Salmi, c’è la stessa differenza tra la terra straniera e la patria”, o in tempi più recentiUmberto Eco si domandava “Perché mai i ragazzi devono sapere tutto degli dèi di Omero e non conoscere per nulla Mosè?”.
Per omaggiare l’intero corpo biblico in questo anno così speciale, il Festival ha scelto un tema trasversale a tutte le Sacre Scritture. Un tema potente nella sua essenzialità e quasi radicale per questi tempi: agape, la forma più espansiva dell’amore e allo stesso tempo sostanziale perché suggerisce un modo di abitare il mondo, a livello sociale e civile, rivelandosi nella concretezza delle relazioni della vita di ogni giorno.
Nelle Sacre Scritture, agape, termine che in origine significa “trattare con gentilezza” e nel Nuovo Testamento indica “l’amore di Dio e il modo di esistenza che proviene da un tale amore”, è resa visibile e narrata in piena luce nella storia di Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, ma la troviamo disseminata come tesoro prezioso e trama, talvolta nascosta, talaltra rilucente, in molte pagine della Bibbia. Agape rappresenta, quindi, un nucleo generativo e sintetico di tutta la rivelazione biblica e, in uno, dell’esperienza umana nel mondo.
«Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio» (1Gv 4,7). Il punto di partenza per la costruzione di un’edizione dedicata ad agape, sarà la prima lettera di Giovanni: un testo illuminante perché introduce agape in quanto stile, scelta di esistenza e, al contempo, ne riprende l’origine divina.
Di fronte al volto violento e bizzarro del mondo che abitiamo, agape indica come solo la carità e l’amore fraterno riescano a far filtrare un poco di luce. In questo senso possiamo riconoscere come l’annuncio biblico di agape non sia per alcuni, ma si offra a tutti, essendo in se stesso gentilezza, accoglienza, spazio per l’altro, comunicazione, dono di sé, apertura e disponibilità: «Se uno dice: “Io amo Dio”, ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello» (1Gv 4,20-21).
Il progetto del Festival Biblico è coordinato dal Centro Culturale e, nello specifico, oltre alla sede di Vicenza, sono coinvolte anche Alba, Catania e Genova.
Scopri di più: www.festivalbiblico.it